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Schede botaniche del parco (specie principali)

Ultima modifica 11 marzo 2018

Acacia armata R. Br. 
Sinonimo: Acacia paradoxa DC. 
Famiglia: Leguminosae

Arbusto originario dell'Australia, può raggiungere i 3-4 m di altezza e i 2 m di diametro. In marzo-aprile si riveste di vistose infiorescenze sferiche, di colore giallo intenso, che compaiono verso l'estremità dei rami. Nel giardino si trova un unico esemplare di questa specie, ubicato nel lato sud-est della collinetta artificiale. Il suo utilizzo nei giardini siciliani non è comune, infatti, non si trova in nessuno dei censimenti sino ad ora fatti nei giardini storici dell'isola.

Ficus macrophylla Desf. ex Pers. 
Famiglia: Moraceae 
Luogo di origine: Australia

Albero di dimensioni imponenti che nei luoghi d'origine può raggiungere i 60 m di altezza. Il fusto, corto, si ramifica a pochi metri dal suolo, in branche ramose molto ampie. Le foglie persistenti, coriacee, ovato - lanceolate presentano la pagina superiore di colore verde lucido. A differenza del Ficus magnolioides Borzì, molto usato in parchi e giardini palermitani, questa specie ha le foglie più piccole e manca delle caratteristiche radici aeree, che sviluppandosi dalla base dei rami hanno funzione di sostegno. 
Tra le specie presenti nel parco è quella che certamente conferisce il maggior carattere di esoticità all'impianto, grazie alle notevoli dimensioni raggiunte. Queste, se da un lato rappresentano un pregio ornamentale, dall'altro hanno profondamente modificato il disegno del giardino di Donnafugata come per altro è avvenuto in tutti i giardini dove questa specie è stata utilizzata. Per meglio comprendere quanto detto si noti il sesto d'impianto, decisamente troppo ravvicinato, degli esemplari vicini all'ingresso meridionale, o il ficus adiacente alla scalinata che conduce alla terrazza, che ha provocato non pochi problemi di stabilità al manufatto.

Casuarina verticillata Lam. 
Sinonimo: Casuarina stricta Ait. 
Famiglia: Casuarinaceae

Albero originario dell'Australia, a fusto eretto e chioma espansa, piumosa, che può raggiungere i 10 m di altezza. I rami molto sottili, producono germogli pendenti, di colore verde grigiastro, simili alle foglie dell'equiseto. Questa specie si differenzia dalla più comune Casuarina equisetifolia, anch'essa presente nel giardino, per i rametti con internodi più lunghi, che le conferiscono maggiore eleganza e flessuosità. La fotosintesi clorofilliana è svolta da questi rametti, giacchè le foglie sono ridotte a piccolissime brattee. La fioritura non è particolarmente vistosa negli individui di sesso femminile, mentre è molto coreografica negli individui maschili, che si ricoprono di giallo nel mese di febbraio. Gli esemplari che ancora oggi sopravvivono nel giardino di Donnafugata, adornano i viali principali del parco, quello che dal castello conduce all'ingresso di levante, e quello che attraversa il parterre. 
La presenza di questa specie, nei giardini storici siciliani, è molto rara. Sino ad ora, infatti, è stata segnalata solo nel giardino di Villa Racalìa, a Marsala, e nella villa comunale di Caltagirone, quest'ultima coeva al giardino di Donnafugata.

Casuarina equisetifolia L 
Famiglia: Casuarinaceae

Questa specie è certamente più comune rispetto alla precedente, poichè spesso è utilizzata come frangivento, data l'elevata capacità di sopportare la siccità e soprattutto il salmastro. La forma pendula dei rametti, in Australia le ha procurato il nome di "albero delle code di cavallo", mentre per la durezza del suo legno è chiamata anche "quercia di ferro".

Pinus roxburghii Sarg. 
Sinonimo: Pinus longifolia Roxb. 
Famiglia: Pinaceae

Originario dell'Himalaya (dall'Afghanistan al Bhutan), quest'albero può arrivare sino a 50 m di altezza. A maturità presenta chioma espansa e corteccia grigio-marrone, fessurata, che si sfoglia in grosse placche. Gli aghi riuniti in fascetti di tre, lunghi 20-40 cm, sono penduli, flessibili, lungamente acuminati e persistenti 1-2 anni. I coni subsessili, ovoidali, sono caratterizzati dalla presenza di un grosso umbone riflesso sulla squama. Questa specie è molto resistente all'aridità e solo occasionalmente può perdere le foglie. 
Nel giardino si trovano solo due esemplari, in due aiuole prospicienti il labirinto.

Sideroxylon foetidissimum Jacq. 
Sinonimo: Mastichodendron foetidissimum (Jacq.) H. J. Lam 
Famiglia: Sapotaceae

Albero originario del Nord America, che può raggiunge 6-16 m di altezza, solo eccezionalmente 25 m. Il suo legno è molto duro, pesante, di colore arancio brillante. Le foglie possono raggiungere i 20 cm, sono oblunghe-ovate, largamente ellittiche, con apice smussato e prive di peli. I fiori giallastri, sono lungamente picciolati. I frutti, eduli, grandi 1-2,5 cm, sono inizialmente di colore giallo, ma divengono successivamente neri. 
L'unico esemplare di questa specie si trova in prossimità della fontana circolare, sotto uno dei maestosi ficus, che adornano il viale che dalla terrazza porta al coffe-house.

Rhus viminalis Vahl. 
Famiglia: Anacardiaceae

Arbusto proveniente dal Sud Africa, molto vigoroso, che puo' raggiungere le dimensioni di un piccolo albero di 10 m di altezza. Presenta foglie composte trifogliate, lanceolate, sottili, a margine intero. Questa specie è stata utilizzata nel giardino per creare le siepi informali, ma ha spesso raggiunto dimensioni eccessive e si è ampiamente diffusa, divenendo invadente.

Rhus tripartita (Ucria) Grande 
Sinonimi: Rhus oxyacanta Cav.; Rhus dioica Brouss. 
Famiglia: Anacardiaceae

Cespuglio spinoso molto vigoroso, particolarmente resistente alla siccità, tipico della Sicilia meridionale e del trapanese, chiamato comunemente sommacco tripartito. Le foglie sono formate da tre segmenti obovato-lanceolati, irregolarmente dentellati verso l'apice. Per quanto sia difficile affermare con certezza se questa specie è stata volontariamente introdotta nel giardino a scopo ornamentale, o se si sia spontaneamente diffusa, la sua presenza rimane molto particolare. Potrebbe essere stata utilizzata per la sua particolare resistenza alla siccità, caratteristica questa, comune con le altre specie mediterranee usate nel parco a scopo ornamentale, come l'alaterno, il carrubo, l'olivo. Oggi si trova soprattutto lungo il versante meridionale della collinetta, dove, con il suo vigore vegetativo quasi nasconde gli ingressi delle grotte e in prossimità del parterre.

Rhamnus alaternus L. 
Famiglia: Ramnaceae

Cespuglio, raramente alberello, tipico di ambienti mediterranei, anche se la coltivazione a scopo ornamentale ne ha consentito la naturalizzazione sul lago di Garda e sul lago di Como. Questa specie è comunemente chiamata alaterno o legno puzzo, per l'odore sgradevole emanato dai giovani rametti qualora siano scortecciati. Le foglie sempreverdi sono coriacee, alterne, con margine cartilagineo biancastro. I fiori piccoli, verde-giallastro, portati in cime ascellari sono lunghi 1-2 cm e sbocciano in marzo-aprile, seguiti da piccoli frutti brunastri piriformi. Si trova in pratica diffusa in tutto il giardino, ma si può osservare un esemplare particolarmente bello, oramai quasi un piccolo albero, in prossimità dell'ingresso meridionale del giardino, vicino ai resti di una delle serre.

Carissa bispinosa (L.) Merxm. 
Famiglia: Apocynaceae

Arbusto spinoso, molto ramoso originario del Sudafrica. Presenta due spine biforcute, all'ascella delle foglie, semplici, opposte e rigide. I fiori, bianchi e leggermente profumati, sono solitari o in cime. I frutti eduli, di colore rosso scuro a maturità, hanno un gradevole sapore acidulo. Nel giardino si trova un unico esemplare di questa specie in una delle aiuole poste di fronte al labirinto.

Tiziana Turco