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Il 24 febbraio la facciata del Comune si colorerà di giallo per il terzo anniversario dell’arresto di Patrick Zaki e poi con i colori della bandiera ucraina per il primo dell’invasione russa

Pubblicato il 21 febbraio 2023 • Comunicati Stampa

UFFICIO STAMPA

Comunicato n.90

Il 24 febbraio la facciata del Comune si colorerà di giallo per il terzo anniversario dell’arresto di Patrick Zaki e poi con i colori della bandiera ucraina per il primo dell’invasione russa

 Illuminazione particolare per la facciata del Comune di Ragusa, venerdì 24 febbraio prossimo. Il primo momento, dal tramonto e fino alle 20, Palazzo di Città sarà colorato da un fascio di luce gialla in ricordo del terzo anniversario dell’arresto in Egitto di Patrick Zaki; poi a questo colore si aggiungerà il blu che darà forma all’accoppiata cromatica che compone la bandiera dell’Ucraina, nel primo anniversario dell’invasione russa.

A proporre al sindaco Peppe Cassì l’illuminazione gialla e stata la responsabile del Gruppo 228 Ragusa di Amnesty lnternational, Giovanna Bocchieri, per supportare, sostenere e diffondere la richiesta di un giusto processo che possa prosciogliere lo studente egiziano dell’università di Bologna, Patrick Zaki, dall'accusa di minaccia alla sicurezza nazionale, incitamento a manifestazione illegale, sovversione, diffusione di notizie false e propaganda per il terrorismo. Contestualmente, con inizio alle 18.30 si terrà una fiaccolata statica in Piazza Matteotti (piazza Poste), per invitare la cittadinanza a manifestare solidarietà e vicinanza a Patrick.

Al termine di questa iniziativa, alle 20 circa, al fascio di luce gialla se ne aggiungerà uno di colore blu che riprodurranno sulla facciata la bandiera dell’Ucraina. L’iniziativa è stata richiesta dai Radicali Italiani, in occasione dell’anniversario dell’invasione della Russia del territorio ucraino. Palazzo di Città rimarrà così illuminato fino alla sera del 26 febbraio. “In questi mesi – sostengono i Radicali Italiani - l'Unione Europea si è mossa per fornire all'Ucraina sia assistenza umanitaria sia l'assistenza militare necessaria, indispensabile, per opporsi a chi attua la logica delle armi e della violenza. Ma l'attenzione alla causa ucraina passa anche tramite gesti simbolici, certo non determinanti ma significativi. Oggi, in prossimità del primo anniversario della seconda aggressione russa all'Ucraina, quella vicinanza va mostrata ancora di più”.