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Dichiarazione del sindaco Cassì sul Caravaggio esposto alla Badia

Pubblicato il 19 maggio 2022 • Comunicati Stampa

UFFICIO STAMPA Comunicato n. 269 Dichiarazione del sindaco Cassì sul dipinto del Caravaggio in mostra alla Badia Alla luce delle discussioni in merito all’autenticità del dipinto “San Giovanni Battista giacente” in mostra presso la chiesa della Badia, il sindaco Peppe Cassì dichiara: “A oltre 400 anni dalla morte l’arte di Caravaggio è ancora capace di emozionare e far discutere. Ragusa, con la mostra alla Chiesa della Badia che accoglie il “San Giovanni Battista giacente” viene coinvolta in questo confronto che, appassionando i maggiori esperti del pittore lombardo, non può che far crescere la conoscenza che abbiamo dell’artista. È di questi giorni, infatti, il dibattito sull’autenticità dell’opera, che vede contrapporsi pareri illustri. Non c’è dubbio che, prima di accogliere la tela, il Comune abbia ricevuto ampie rassicurazioni: come afferma lo storico dell'arte Pierluigi Carofano, curatore della mostra ragusana, “il San Giovanni Battista giacente esposto a Ragusa è ricordato come opera certa di Caravaggio negli inventari Medicei a partire dal 1641 e fino al '700, inoltre le dimensioni e l'iconografia corrispondono. La massima studiosa vivente di Caravaggio, ovvero Mina Gregori, ne ha confermato l'attribuzione in una scheda a suo nome in occasione di un'importante e recente mostra in Giappone, dove l'opera è stata esposta come di Caravaggio". In un articolo apparso su Il Giornale del 5 dicembre scorso questa lettura del prof. Garofano è stata definita “certamente interessante” da Vittorio Sgarbi, il quale oggi si mostra invece per la prima volta certo della non autenticità dell’opera, a conferma di come la critica artistica sia materia viva e in costante evoluzione. Il prossimo 3 giugno, alle ore 11.00, nel corso di un incontro aperto a tutti che si terrà al Centro Commerciale Culturale, il curatore della mostra affiancato da altri esperti e studiosi fornirà tutti i dati ed i riscontri di cui è in possesso sulla storia del dipinto, per fare chiarezza sulla sua attribuzione, ed aiutare a comprendere un artista che da 400 anni non smette di far discutere di sé”.